“Per l’energia abbiamo delle riserve di bilancio che si possono utilizzare. Per quanto riguarda i prestiti, ci sono 220 miliardi di euro finora non richiesti. Secondo le regole attuali, gli Stati avrebbero tempo fino all’agosto del 2023 per utilizzarli, noi invece abbiamo proposto alcuni emendamenti al regolamento: quando saranno approvati, i Paesi dovranno decidere nel giro di un mese se richiedere questi prestiti. In caso contrario, i fondi saranno ridistribuiti”. Lo dice a La Stampa,Valdis Dombrovskis, vicepresidente della Commissione europea, a proposito della richiesta fatta dal premier Mario Draghi nel suo intervento a Strasburgo per l’istituzione di uno strumento comune in grado di finanziare il caro-energia. “Inoltre forniremo un supporto aggiuntivo con 20 miliardi di sovvenzioni che saranno a disposizione dei governi, un contributo aggiuntivo per affrontare la crisi energetica”, aggiunge Dombrovskis al quotidiano.