“Il caro-bollette non può diventare la breccia per rendere fonti energetiche fossili nuovamente centrali nei piani nazionali a lungo termine. Dietro chi propone impianti di produzione inesistenti o vecchi, mascherandoli come nuovi, c’è la spinta di chi non vuole cedere la propria fetta di mercato alle nuove aziende green che creano lavoro specializzato”. Lo scrive su Facebook la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Ilaria Fontana, candidata del M5S alle prossime elezioni politiche del 25 settembre. “Pensare di risolvere il problema della crisi energetica passando ad altre fonti quali carbone e nucleare, significa non aver capito il problema, visto che i fornitori sarebbero pressoché sempre gli stessi e ci si affiderebbe a tecnologie vecchie, distruggendo la ricerca che si fa nel nostro Paese per rendere commerciabili le nuove fonti di produzione e conversione di energia rinnovabile”, aggiunge. “Il nostro è un Paese unico in ogni aspetto e deve essere governato da chi, nell’esclusivo interesse dei cittadini, ha le idee chiare e sa dove e come metterle in pratica nel mondo reale che sta oltre la campagna elettorale. La vera risposta si chiama transizione ecologica e resilienza: sostegno alle famiglie in condizioni di povertà energetica, efficienza energetica, produzione e stoccaggio solo da fonti energetiche rinnovabili e incentrare consumi più sostenibili”, conclude Fontana.