“L’attività dell’area dell’euro è frenata dagli elevati costi energetici”. Lo afferma la presidente della Bce, Christine Lagarde, nel corso dell’audizione in commissione Affari economici del Parlamento europeo. “I venti contrari derivanti dagli elevati costi energetici”, assieme al deterioramento delle ragioni di scambio, dalla maggiore incertezza e dall’impatto negativo dell’elevata inflazione sul reddito disponibile “dovrebbero gradualmente attenuarsi”, aggiunge. Di conseguenza, spiega, “ le nostre ultime proiezioni dello staff dell’Eurosistema prevedono una crescita del 2,8% nel 2022 e del 2,1% sia nel 2023 che nel 2024”.