“Siamo lucidi: all’uscita da questa crisi energetica, avremo probabilmente un livello di inflazione sopra a quello degli ultimi decenni. E sapete perché? Perché la ri-localizzazione delle nostre produzioni — una priorità strategica di tutti i Paesi europei — e la decarbonizzazione dell’economia rialzeranno in maniera strutturale il costo di alcuni prodotti”. Così Bruno Le Mairie, ministro dell’Economia francese. In una intervista a Il Corriere della Sera aggiunge: “Ci aspettiamo che la Commissione europea avanzi proposte ferme e proporzionate. Ciò può comportare un’affermazione più rigorosa dei nostri interessi ambientali, dei meccanismi di preferenza europei (nel commercio internazionale, ndr) o un’accelerazione dell’uso degli strumenti europei di reciprocità, come il regolamento contro gli aiuti di Stato in Paesi terzi. Ma il secondo asse, ovviamente, far scendere i prezzi dell’energia in Europa. Prendiamo un’azienda francese come Safran, che produce freni in carbonio. L’energia pesa per il 40% dei suoi costi di produzione. Il prezzo dell’energia è quintuplicato in Francia, mentre negli Stati Uniti e in Asia è rimasto stabile. Quindi l’azienda ha rinviato la decisione su una nuova fabbrica di freni in carbonio vicino a Lione”.