“Viviamo in un mondo di cambiamenti e incertezze, e persone e imprese cercano stabilità. Aziende come Engie, che hanno una strategia chiara e priorità definite, ovvero mantenere la rotta sulla transizione energetica, giocano un ruolo chiave. Ci crediamo profondamente perché porta benefici a tutti. Ovviamente è cruciale per il cambiamento climatico, ma anche perché la transizione contribuirà alla sovranità energetica e a una maggiore autosufficienza dei Paesi, e deve essere vista come un vantaggio competitivo, soprattutto per l’Europa”. Così l’ingegnere Catherine MacGregor che guida il colosso francese dell’energia Engie, 73,8 miliardi di ricavi, dal gennaio 2021. In un colloquio con il Corriere L’Economia spiega: “Credo che il pacchetto Omnibus punti alla semplificazione: l’Europa mantiene le sue ambizioni per lo sviluppo delle rinnovabili, la flessibilità della rete e la stabilità. Ma è molto importante riconoscere che dobbiamo portare avanti la transizione mantenendo vive le nostre industrie. Salvaguardare la competitività europea è fondamentale. Penso che questa sia la nuova dimensione introdotta dal nuovo mandato di von der Leyen. Non possiamo perseguire la transizione a tutti i costi. E sì, c’è ancora margine di miglioramento in termini di semplificazione”. E ancora: “Deve essere una transizione sostenibile anche dal punto di vista economico, e certamente dobbiamo affrontarla con responsabilità. Credo che l’Europa abbia ormai abbracciato questa dimensione della competitività, che è fondamentale anche per Engie: avanzare nella transizione energetica con ambizione e pragmatismo”.