“Non solo c’è stata una concentrazione della ricchezza e un vertiginoso impoverimento della middle class ma le nostre democrazie si sono indebolite e sono diventate più vulnerabili a causa di scelte scellerate. E non è finita: noi oggi subiamo il ricatto del gas della Russia per non esserci resi per tempo energeticamente autosufficienti e dipendiamo dalla Cina per tutto ciò che riguarda l’elettrico. Non abbiamo curato e continuiamo a curare poco le catene della produzione”. Lo dice Giorgia Meloni in una intervista a Il Sole 24 Ore. E aggiunge: “Credo molto nella transizione energetica, nel diversificare le fonti di approvvigionamento per renderci indipendenti. Ma altro è scegliere ideologicamente, perchè di questo si tratta, di accelerare il passaggio delle auto all’elettrico. Solo in Italia si mette a rischio il futuro di 700mila lavoratori ma soprattutto così rafforziamo la dipendenza da Pechino. Follia. Anche perché è una scelta fatta in nome della transizione ecologica in modo ipocrita perché sappiamo benissimo che le materie prime per realizzare le auto elettriche la Cina le reperisce in Africa inquinando e non tutelando l’ambiente. Quello che manca è una strategia, una politica industriale così come una politica estera e di difesa. L’Europa si è presentata all’appuntamento con la Storia impreparata e ora ne paghiamo le conseguenze”.