Energia, Mite: Boom dei prezzi del gas nel 2021 dopo i minimi del 2020

I prezzi del gas, dopo i minimi del 2020 causati dalla crisi pandemica, nel 2021 hanno registrato incrementi record, ben più significativi di quelli del petrolio, grazie alla sostenuta ripresa della domanda non compensata da un idoneo adeguamento delle forniture di gas. Lo riferisce la Relazione annuale della situazione energetica nazionale anno 2021, diffusa oggi dal Ministero della transizione ecologica (Mite).

Alla base di tale evoluzione dell’offerta ci sono motivazioni sia di carattere congiunturale, come il fermo non programmato di alcuni impianti di liquefazione per problemi di tipo tecnico e per scarsità di feedgas, che strutturale, come il rallentamento degli investimenti in nuovi progetti di liquefazione e della crescita della produzione gas negli Stati Uniti in conseguenza alla disciplina finanziaria imposta ai produttori di shale gas. Il prezzo annuo all’Henry Hub si è attestato su una media di 3,9 $/Mbtu, in aumento del 94% vs 2,0 $/Mbtu del 2020. In Europa, il prezzo del gas all’NBP2 è salito fino al massimo storico medio annuo di 15,7 $/MBtu, in incremento del 386% circa vs 3,2 $/MBtu del 2020. Coerentemente con l’andamento dell’NBP, anche i prezzi ai principali hub europei sono notevolmente aumentati rispetto al 2020, attestandosi su massimi storici: il TTF3 ha raggiunto la media annua di 15,9 $/MBtu (3,2 $/MBtu nel 2020), mentre il PSV4 16,1 $/MBtu (3,6 $/MBtu nel 2020). In Asia, anche, il prezzo spot del gas si è posizionato su un record medio assoluto di 18,5 $/MBtu (vs 4,4 $/MBtu nel 2020).