Nel non-paper della Commissione viene anche specificato che l’esecutivo comunitario ha iniziato a preparare “un metodo più strutturale e a lungo termine per mitigare l’effetto degli alti prezzi del gas sui prezzi dell’elettricità”. La riforma dovrebbe riguardare “solo gli elementi essenziali della struttura del mercato che possono essere attuati rapidamente” e dovrebbe concentrarsi su due diversi lati del mercato elettrico.
Da una parte “remunerare le fonti rinnovabili e le altre tecnologie in base ai loro reali costi di produzione”, attraverso la remunerazione delle fonti rinnovabili e altri tipi di generatori inframarginali (come il nucleare) attraverso “contratti per differenza, indipendentemente dal prezzo marginale”. Il prezzo di questi contratti “sarà tipicamente stabilito tramite gara d’appalto e sarà una funzione diretta dei costi di produzione effettivi delle tecnologie in questione”.
Dall’altra parte, deve essere messo in campo un contro-bilanciamento della “volatilità della generazione rinnovabile” con una “concorrenza efficace per il gas in mercati a breve termine ben funzionanti”, che “garantisca l’utilizzo della tecnologia più economica ed efficiente in qualsiasi momento”.