Energia, Regina (Confindustria): In Italia costa il doppio della Ue

Secondo Aurelio Regina, delegato di Confindustria per l’energia, il decreto Agricoltura “limita l’uso del suolo agricolo per l’istallazione dei pannelli fotovoltaici” provocando conseguenze negative “sulla produzione di energia rinnovabile necessaria a soddisfare gli obiettivi di decarbonizzazione competitiva delle imprese industriali”. Come riporta il Sole 24 Ore la situazione è delicata. “Voglio fornire un panorama di riferimento che più preoccupa il sistema industriale italiano e si riferisce al costo dell’energia elettrica – ha spiegato Regina -. Noi siamo in una situazione di particolare svantaggio competitivo rispetto ad altri paesi europei. Il divario di prezzo tra Italia e Germania è del 39%, non è mai stato così alto. Ad aprile 2024 il divario tra Italia (a 86,8 euro a megawattora) e gli altri paesi europei è stato molto marcato: +39% rispetto alla Germania (62,36 euro a megawattora), +207% rispetto alla Francia (28,23 euro a megawattora) e +535% rispetto alla Spagna (13,67 euro a megawattora). Capite come questo divario competitivo all’interno dell’Ue mini le fondamenta dello stesso mercato unico europeo, rendendo i paesi appartenenti alla Ue in competizione tra di loro”. E ancora: “In Italia siamo agganciati nella formazione del prezzo medio dell’energia elettrica al prezzo del gas, questo rispetto ad altri paesi determina uno svantaggio competitivo. Lo è stato in misura significativa quando il prezzo del gas ha sfondato i 300 euro a megawattora e lo è anche adesso che è tornato più o meno nei limiti ante 2019. Questo rappresenta la vera mina alla competitività del sistema industriale e ci vuole una particolare attenzione a tutte le possibilità che noi abbiamo per ridurre il prezzo dell’energia, tra cui lo sviluppo delle rinnovabili”.