“Non si deve diventare troppo dipendenti da singoli Paesi, ma in senso generale essere importatori netti di energia è il destino del nostro Paese. Non abbiamo un grande potenziale nell’energia solare come in Italia, abbiamo in Germania una qualche potenzialità nell’energia eolica, ma resteremo un importatore netto di energia in un mondo verde. Possiamo farcela”. Così Moritz Schularick del think tank Kiel in una intervista a Il Sole 24 Ore. Poi aggiunge sul finanziamento della transizione verde parla di debito comune: “Credo che ci sia un’ottima motivazione economica a favore di una maggiore offerta di safe asset. La domanda è: come ci arriviamo? Un’opzione è emettere debito comune europeo e integrarsi fiscalmente. Ma questo richiede prima una forte integrazione politica. Dovremmo rinunciare alla sovranità fiscale e concedere al Parlamento europeo il diritto di tassare: ma i Parlamenti nazionali non sono disposti a farlo. Emettere debito comune senza prima unirsi fiscalmente sarebbe una soluzione fragile. Sarebbe come firmare un contratto di mutuo prima di sposarsi. Prima ci si sposa, e solo dopo si fa”