Il costo dell’energia sta “cambiando radicalmente il paradigma della competitività: vinci sul mercato non perché fai il prodotto migliore, gli investimenti più azzeccati, l’innovazione più dirompente, ma perché sei più bravo del tuo concorrente a comprare l’energia nel momento giusto, a prescindere da quando la utilizzi, o ad azzeccare le coperture sui prezzi. È questo il vero cambiamento degli ultimi tre anni. È l’energia, non più la bravura imprenditoriale, a determinare il tuo successo sul mercato”. Così Aberto Selmi, presidente e amministratore delegato di Laminam, gruppo ceramico di Fiorano Modenese antesignano e leader delle grandi lastre ultrasottili. In una colloquio con Il Sole 24 Ore aggiunge: “Fino a tre anni fa il costo dell’energia poteva variare del 5-8% l’anno non dell’80% come negli ultimi mesi sono dinamiche che fanno la differenza in un settore energivoro come il nostro tra la possibilità di avere marginalità positive e quindi di sostenere gli investimenti o il dover ripiegare su strategie difensive, che equivale però a non far più il nostro mestiere. In Laminam stiamo vivendo una fase di mercato molto positiva e non comune nel settore, ma anche su di noi ha impatto questa impennata delle bollette, perché significa non poter fare piani pluriennali credibili e programmare investimenti e crescite future”. E ancora: “Le politiche fatte da Bruxelles negli ultimi anni in nome della transizione energetica non hanno tenuto conto che la gran parte delle industrie manifatturiere è energivora e ha bisogno di gas perché non esistono alternative. E non è neppur un gran vantaggio avere forni ibridi come Laminam – commenta Selmi – non certo dal punto di vista economico, perché anche la bolletta elettrica è schizzata in alto, ma è una scelta ambientale che non rimpiangiamo”.