Energia, S&P: Ampia offerta di alternative in Cina frena la domanda di Gnl

Secondo fonti commerciali e industriali, le reti elettriche cinesi sono sotto pressione a causa di una domanda da record, spinta dal caldo torrido dell’estate e dal miglioramento dell’attività industriale; tuttavia, questa impennata non è riuscita a incrementare gli acquisti spot di Gnl, poiché i prezzi elevati e le forniture alternative continuano a frenare l’appetito. Lo riporta S&P Global Commodity Insights.

La rete elettrica nella provincia del Guangdong, principale polo manifatturiero e maggiore regione consumatrice di energia della Cina, ha registrato un nuovo picco di carico di 159,74 GW il 7 luglio, con un aumento dell’1,94% rispetto al precedente massimo della provincia nel 2024, ha affermato la Guangdong Power Grid. Questo fa seguito alla segnalazione, da parte della National Energy Administration, di un picco di carico record nazionale di 1.465 GW il 4 luglio, alimentato dalle temperature estreme e dalla crescita economica . Questo dato ha superato il massimo del 2024 di 1.451 GW ed è stato di quasi 150 GW superiore rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.

Anche le reti di sei province e regioni (Mengdong, Jiangsu, Anhui, Shandong, Henan e Hubei) hanno raggiunto i massimi estivi, scrive S&P, avvertendo che le alte temperature persistenti nelle regioni settentrionali, centrali e orientali fino al 10 luglio potrebbero far aumentare ulteriormente i carichi. Nonostante l’intensa domanda di raffreddamento che determina il consumo di energia, l’interesse all’acquisto spot di GNL da parte degli importatori cinesi resta notevolmente assente, con molte fonti commerciali che citano i prezzi elevati come un ostacolo significativo agli acquisti.



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