“Noi imprenditori siamo ottimisti per definizione e infatti vedo grande voglia di reagire e continuare a investire. Ma siamo anche consapevoli dei rischi all’orizzonte, legati al tema dell’energia, delle materie prime e dell’inflazione”. Lo dice Alessandro Spada, presidente di Assolombarda. Che, sul tema di eventuali stop produttivi, aggiunge: “Ce ne sono stati e purtroppo continuano. A settembre la situazione rischia di peggiorare: sulle materie prime cominciamo a vedere qualche diminuzione dei prezzi, ma sui costi dell’energia non si prevede una discesa a breve, con l’aggravante che in autunno e inverno il consumo di gas sarà superiore. È necessario un atto di responsabilità da parte di tutti, per affrontare questa situazione”. Spada chiede interventi mirati: “Come Assolombarda la prima richiesta è un tetto al prezzo del gas. Non abbiamo mai chiesto misure che blocchino il libero mercato, ma questo è un tema di sicurezza nazionale, perché l’energia non può essere sostituito come un qualsiasi altro bene e il rischio è che alcune imprese non siano più nelle condizioni di produrre. Inoltre occorre estendere alle aziende di tutta Italia il credito di imposta per gli investimenti di efficientamento energetico che oggi è previsto solo per le regioni del Sud”.