Eni ha avviato la cessione, attraverso una procedura di accelerated bookbuilding, di 199.556.000 azioni ordinarie Saipem pari a circa il 10% del capitale sociale. “Le azioni oggetto del collocamento non rientrano tra quelle vincolate nel patto parasociale in essere tra Eni e CDP Equity S.p.A. che non sarà soggetto a modifiche e permane altresì il controllo congiunto su Saipem in forza del medesimo”, si legge nel comunicato del gruppo. Eni, infatti, ad oggi è titolare di circa il 31,19% delle azioni ordinarie di Saipem, di cui circa il 18,69% liberamente trasferibili e non sindacate.
Il collocamento sarà destinato ad investitori istituzionali, e sarà eseguita da un consorzio di banche costituito da Citigroup, Goldman Sachs International, Intesa Sanpaolo, Natixis e UniCredit in qualità di Joint Global Coordinators e Joint Bookrunners.
Nell’ambito dell’operazione, “Eni si è impegnata con i Joint Bookrunners a non vendere sul mercato ulteriori azioni di Saipem per un periodo di 180 giorni senza il consenso degli stessi e salvo esenzioni, come da prassi di mercato”, conclude la nota.