“Un esempio molto tangibile di come potrebbe apparire l’Unione dei capitali è un unico prodotto di risparmio in tutta l’Ue. È un’idea che è stata sostenuta in modi diversi da Francia e Germania in questo negoziato. Penso che sia un’idea molto interessante”. Così il presidente dell’Eurogruppo Paschal Donohoe. Intervistato dal Corriere della Sera aggiunge: “Sono membro dell’Eurogruppo da quasi sette anni ed è la prima volta che rilasciamo una dichiarazione politica sul futuro del mercato dei capitali. Questa iniziativa proviene dai ministri stessi e non dalla Commissione, dal Parlamento o dai leader Ue”. Il senso del progetto è questo: “Abbiamo un’enorme quantità di risparmi dei cittadini in Europa. Ma non li stiamo usando per investire in modo produttivo nel futuro dei loro posti di lavoro. Questo è il senso del progetto al di là del linguaggio tecnico delle cartolarizzazioni o delle leggi sull’insolvenza e della vigilanza. Se facciamo un paragone con i colleghi americani, questi utilizzano i loro risparmi in modo diverso, contribuendo al valore delle loro aziende e alla crescita della loro economia. I mercati azionari americani si sono dimostrati molto attraenti per le aziende Ue”. La domanda è se i Paesi ad alto debito pubblico come l’Italia come potranno conciliare le politiche più restrittive richieste per il 2025 con le esigenze di investimento. Dice Donohoe: “Ho piena fiducia nel governo italiano affinché continui i progressi compiuti negli ultimi anni su questo fronte. Per i Paesi con un alto livello di debito il nuovo quadro fiscale richiederà un percorso di riduzione graduale, perché molte parti del nostro futuro avranno bisogno di continui investimenti”.