“Serve una leadership condivisa”. Lo dice Giovanni Tioti, governatore della Liguria, parlando della prossima elezione del presidente di Confindustria. “Qualcuno dice un monarca costituzionale e in fondo anche in Inghilterra la casa regnante, pur non essendo eletta, monitora costantemente il consenso dei suoi cittadini. Occorre una svolta anche per riportare dentro quelli che sono usciti in questi anni”, aggiunge il presidente nell’intervista a Repubblica. “Il Paese ha bisogno di tutti, di un sindacato che non insegua chi urla più forte e di una Confindustria autorevole, per evitare la destrutturazione della rappresentanza delle parti sociali. E che abbia la forza di accompagnare uno sviluppo e una transizione che non si possono limitare solo all’utilizzo, pur commendevole, del Pnrr o dei fondi europei. Serve una politica industriale avanzata, uno slancio di modernizzazione, un welfare aziendale di secondo livello per liberare forza lavoro, una transizione governata, altrimenti non terremo il passo in Europa, pur essendo tutt’ora la seconda manifattura. E poi i dossier più caldi”. Toti cita l’ex Ilva: “Confindustria deve essere interlocutore forte per il governo in ogni situazione. Personalmente, in questi mesi avrei gradito una presa di posizione netta da parte degli industriali sul rigassificatore in Liguria, ma non è mai arrivata, mentre si erano levate alte e forti le proteste per gli extracosti di gas e energia dopo lo scoppio della guerra in Ucraina”.