“Se gli attori dovessero chiederlo, potremmo mettere in campo una partecipazione pubblica che ci consenta di garantire meglio lo sviluppo industriale degli impianti, evitando gli errori del passato”. Lo dice il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, a margine della visita istituzionale al Centro Enea del Brasimone, parlando del futuro dell’ex Ilva. “L’azienda deve essere necessariamente guidata secondo un progetto industriale chiaro, come quello che si svilupperà, che poi consentirà anche l’esercizio pieno della Golden Power, cosicché ci siano tutte le garanzie sul piano finanziario, industriale, ambientale e ovviamente sanitario per fare quel polo”. Il responsabile del Mimit poi ribadisce: “E’ un’ipotesi che stiamo valutando sulla base ovviamente anche delle proposte che i tre attori hanno in campo. Non escludiamo affatto che ci sia una partecipazione largamente minoritaria dello Stato, che possa accompagnare questo processo di rilancio produttivo e di riconversione industriale dai forni a caldo ai forni elettrici, che va a garantito nell’arco dei prossimi quattro anni”.