Finanza, Nobel Johnson: Temo seconda grande crisi in arrivo con stablecoin

“Temo che accadrà una seconda grande crisi finanziaria, come quella del 2008, questa volta scaturita dalle cripto-attività, le stablecoin”. Così Simon Johnson, Premio Nobel per le scienze economiche 2024 assieme a Daron Acemoglu – entrambi del Massachusetts Institute of Technology – e James A. Robinson dell’Università di Chicago. In un’intervista con Il Sole 24 Ore aggiunge: “Le cripto-attività sono un nuovo strato della finanza. Gli Stati Uniti hanno approvato il Genius Act che ha regolamentato le stablecoin. Questo quadro normativo per le stablecoin ha essenzialmente creato qualcosa di molto simile ai fondi del mercato monetario, i cosiddetti money market mutual funds: da un lato hanno attività presumibilmente liquide a breve termine, dall’altro lato, per le passività, hanno depositi a vista, senza però assicurazione sui depositi. Sappiamo già cosa può accadere in questa situazione: è probabile che la maggior parte delle stablecoin non avrà problemi, ma alcune finiranno nei guai, le loro attività non saranno completamente al sicuro e diventeranno illiquide, sia pur per un breve periodo. Gli investitori in stablecoin inizieranno a preoccuparsi, penseranno ‘forse le cose andranno bene, forse no’. Nell’incertezza, decideranno di disinvestire e mettere i loro soldi al sicuro. E così si scatenerà una fuga, un ‘un’ da questi assets”. E ancora: “Se la fuga dalle stablecoin non avesse conseguenze per l’economia mondiale, non mi interesserebbe. Chi gioca d’azzardo e va a Las Vegas non mi dà fastidio. Ma se un gioco d’azzardo fa crollare l’economia, se coinvolge le banche statunitensi e poi quelle del resto del mondo, finisce per ripetere la Grande crisi finanziaria”.