Francia, polemiche su disegno legge energia: cresce nucleare ma non rinnovabili

l nuovo disegno di legge sull’energia della Francia sancisce la crescita dell’energia nucleare ed evita qualsiasi obiettivo quantificato per l’energia solare ed eolica, una scelta criticata come un “passo indietro” legale e democratico da esperti e operatori del settore. Il disegno di legge “relativo alla sovranità energetica del Paese” sarà sottoposto al Consiglio dei Ministri a fine gennaio/inizio febbraio, prima di passare al Parlamento. Il testo “conferma la scelta sostenibile di utilizzare l’energia nucleare”, “punta a mantenere una capacità installata di almeno 63 gigawatt (GW)” e alla costruzione di “reattori, con l’obiettivo di almeno 9,9 GW” impegnati entro il 2026 e altri 13 GW oltre. Non ci sono invece cifre per le energie rinnovabili, in particolare per l’energia eolica e solare, tranne che nei territori francesi d’oltremare. Questi obiettivi saranno oggetto di un decreto entro l’estate, afferma il Ministero per la Transizione Energetica: “Non è vero che non ci sono obiettivi per le rinnovabili”.

Ma finora gli obiettivi per ciascuna fonte energetica nel consumo finale erano stabiliti nel Codice dell’energia. L’articolo 1 della nuova bozza elimina questo requisito. “È un terribile passo indietro”, afferma Arnaud Gossement, avvocato specializzato in diritto ambientale, sottolineando che in una legge del 2019 il Parlamento aveva espresso la volontà di discutere la quantificazione degli obiettivi per tipo di energia. “Se si mette una cifra solo sull’energia nucleare, non si conosce la quota delle energie rinnovabili. Il risultato è che la priorità sarà data al nucleare e, a seconda dei bisogni che restano da coprire, le energie rinnovabili saranno oggetto di decreti fluttuanti. Non si tratta più di un mix”, afferma l’esperto legale.

(AFP)