“Lecornu è stato molto abile perché ha ascoltato le condizioni che gli sono state poste per non subire la sfiducia. Adesso i socialisti saranno attaccati a causa della loro linea, soprattutto dagli altri partiti di sinistra. Ma facendo un passo indietro per guardare la situazione nel complesso si capisce che sono stati molto responsabili, perché hanno chiesto solo la sospensione e non la cancellazione della riforma, oltre ad aver accantonato la proposta sulla tassa Zucman per i grandi patrimoni”. Così Segolene Royal, socialista, partito con il quale si è candidata alle presidenziali del 2007 perse al ballottaggio contro Nicola Sarkozy. In un colloquio con La Stampa spiega: “La Francia, però, non può permettersi una nuova dissoluzione dell’Assemblea nazionale come quella dell’anno scorso, che porterebbe ad un aumento delle angosce nel Paese”. E ancora: “Macron è stato rieletto nel 2022 grazie al fronte repubblicano contro Marine Le Pen. Il presidente ha fatto appello anche a La France Insoumise per ottenere dei voti. Molte persone che hanno votato per lui pur non essendo d’accordo con le sue idee alla fine si sono ritrovate con un programma di governo molto più a destra di quello annunciato e la sinistra messa totalmente da parte. Poi nel 2024 c’è stato lo scioglimento dell’Assemblea nazionale e le conseguenti legislative anticipate, che hanno rafforzato la posizione della sinistra, arrivata in testa. Alla fine però, non le è stata data la possibilità di governare”. Ma per Royal Macron non dovrebbe gettare la spugna: “Ci sono due ipotesi costituzionalmente realizzabili: o ripristina quel legame di fiducia con i francesi o lascia evitando così di bloccare le istituzioni