“I ministri dei Paesi del G7 intendono impegnarsi a livello globale per abbassare la curva della perdita di biodiversità entro il 2030, anche attraverso il raggiungimento di accordi globali ambiziosi e realistici, rafforzando gli impegni delle convenzioni internazionali per proteggere e conservare almeno il 30% della terra globale e il 30% dell’oceano globale”. Lo dice il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante l’informativa alla Camera, in vista del G7 dei ministri dell’Energia e dell’Ambiente del 25-27 maggio. “I Paesi del G7 si impegnano, inoltre, a rivedere le loro Strategie Nazionali per la Biodiversità per riflettere i nuovi ambiziosi obiettivi tenendo in debito conto l’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030 e l’agenda climatica, incluse le Nature Based Solutions”, aggiunge. “L’Italia sostiene l’estrema rilevanza del Quadro Globale sulla Biodiversità post 2020 e si è pertanto impegnata a svolgere un ruolo attivo, sin dall’inizio del processo, sia a livello internazionale che unionale – continua il responsabile del Mite -. Pur sottolineando che il contesto formale in cui il menzionato Quadro verrà sviluppato è quello della Conferenza delle parti sulla Biodiversità (CBD) e che l’Italia sarà chiamata anche a discutere e concordare la relativa posizione europea in merito, si condivide l’approccio del G7 che sostiene l’azione di stimolo dal punto di vista politico, visti gli sforzi che dovranno essere messi in campo da parte di tutti i settori della società per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di tutela della biodiversità”. (Segue)