L’industria nucleare russa non sarà presa di mira nell’undicesimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia “perché riteniamo che ci siano altri modi per raggiungere lo stesso obiettivo, gli Stati membri Ue si stanno muovendo per ridurre la nostra dipendenza energetica dalla Russia, quindi anche dal nucleare civile”. E’ quanto sottolinea una fonte diplomatica Ue alla vigilia del Vertice G7 a Hiroshima (Giappone), precisando che ci sarà un riferimento alla necessità di rendersi indipendente dal nucleare russo ci sarà nella dichiarazione finale che adotteranno i leader delle sette più grandi economie al mondo. “L’industria nucleare russa non sarà formalmente nel nuovo pacchetto di sanzioni, ma sarà nella dichiarazione G7” in cui i leader sottolineeranno di voler proseguire il cammino “per essere indipendenti dal nucleare civile russo. Il concetto verrà espresso”, ha precisato la fonte. L’undicesimo pacchetto di sanzioni contro la Russia è stato proposto dalla Commissione europea lo scorso 5 maggio ed è ora in discussione tra gli ambasciatori dei 27. I governi rimangono divisi sull’idea di colpire direttamente Rosatom, il colosso di stato russo, fondato nel 2007, che controlla l’energia nucleare civile e l’arsenale di armi dell’atomo del Paese, oltre che l’attuale gestore della centrale nucleare occupata di Zaporizhzhia, nell’Ucraina orientale. Quindi per il momento l’industria russa non sarà nel pacchetto in discussione.