“Arriveremo con un documento che metterà sul tavolo l’urgenza di quattro temi concreti da affrontare subito”. Così Emma Marcegaglia sul G7. La ex presidente di Confindustria in una intervista a La Stampa spiega: “Il primo è l’intelligenza artificiale, che se ben gestita può aumentare la competitività. Il secondo sono le catene del valore: la globalizzazione come l’abbiamo conosciuta finora non funziona più, ma temiamo che si torni a chiudere troppo i mercati, vediamo molte tentazioni protezionistiche che ci preoccupano molto. Il terzo è il clima: diciamo sì alla transizione, ma con meno burocrazia e massima neutralità tecnologica. Infine la partecipazione al lavoro di donne e giovani: servono nuove politiche di formazione e libera circolazione dei talenti nei Paesi del G7”. Poi Marcegaglia spiega in cosa ha sbagliato il Green Deal europeo: “L’approccio burocratico-ideologico e la mancanza degli investimenti necessari. Finora Bruxelles ha imposto regole troppo rigide su emissioni e auto, ma così ha penalizzato le imprese. Che pure sono assolutamente a favore della transizione”. Infine una riflessione su Trump: “Se vincesse e facesse quello che sta dichiarando, correremmo rischi significativi: un forte protezionismo, tensioni ancora maggiori con la Cina, l’idea di fare business solo con gli amici. Italia ed Europa sono esportatori, subirebbero i danni maggiori. Metteremo questo tema con forza all’attenzione del G7. Un mondo diviso in blocchi rischia di essere un mondo meno democratico”.