“In Europa l’andamento del prezzo dell’energia è alla base dell’impennata dei tassi di inflazione degli ultimi mesi. A maggio in Italia l’inflazione ha raggiunto il 7,3%, ma l’inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e alimentari, è meno della metà. Per frenare l’aumento generale dei prezzi e tutelare il potere d’acquisto dei cittadini, è essenziale agire anche – e sottolineo ‘anche’, perché i campi di intervento sono vari e non si limitano a questo – sulla fonte del problema e contenere i rincari di gas ed energia. I governi hanno gli strumenti per farlo. La soluzione che proponiamo da diversi mesi è l’imposizione di un tetto al prezzo del gas russo che consentirebbe anche di ridurre i flussi finanziari verso Mosca”. Lo dice il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nelle comunicazioni alla Camera in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 giugno prossimi. “Il Consiglio europeo ha dato alla Commissione il mandato di verificare la possibilità di introdurre un price cap – spiega -. Questa misura è diventata ancora più urgente alla luce della riduzione delle forniture da parte di Mosca. Si riducono le forniture, il prezzo aumenta, l’incasso per Putin è lo stesso, ma le difficoltà per l’Europa aumentano”.