Il Consiglio europeo del 23-24 giugno “ha avuto un esito contraddittorio, perché da un lato ha condannato l’uso del gas per finanziare la guerra di Putin, dall’altro lato ha rimandato al prossimo autunno la possibilità di introdurre un tetto al prezzo del gas, consentendo così a Putin di venderne meno, ma di guadagnarci di più”. È questo l’attacco dell’eurodeputato in quota Fratelli d’Italia, Nicola Procaccini (Conservatori e Riformisti Europei).
“Un anno fa il prezzo del gas era 18 euro per megawattora, ieri era a 170 euro”, ha ricordato Procaccini, parlando di “una situazione drammatica per imprese e famiglie, ma che evidentemente ad alcuni governi europei fa comodo”.