Se le tendenze attuali fossero confermate, la domanda di energia a livello globale potrebbe superare la maggior parte degli scenari previsti dalle principali istituzioni, andando oltre le proiezioni al 2030. È quindi essenziale che gli investimenti nel gas e nelle sue infrastrutture – supportati da policy adeguate – continuino a ritmo sostenuto al fine di soddisfare la crescente richiesta di energia e mitigare i rischi legati a squilibri tra domanda e offerta; garantire la resilienza dei sistemi energetici su diversi orizzonti temporali, per accogliere livelli più elevati di fonti energetiche rinnovabili discontinue.
Inoltre, la decarbonizzazione lungo la filiera del gas è già in atto, trainata dal miglioramento dell’efficienza dei sistemi, dall’aumento dell’elettrificazione, dalla riduzione delle emissioni di metano, dalla diminuzione del flaring e da altri fattori concorrenti. Gli investimenti, in particolare quelli in gas rinnovabili (biometano) e cattura e stoccaggio del carbonio (CCS), sono in crescita, ma rimangono strettamente legati alla messa in atto di politiche di sostegno e quadri regolatori adeguati.
Menelaos (Mel) Ydreos, Segretario Generale di IGU, ha dichiarato: “In un sistema in costante evoluzione, il gas naturale rimane essenziale per la sicurezza energetica perché è continuamente in grado di garantire un approvvigionamento affidabile con emissioni inferiori rispetto al petrolio e al carbone, fungendo al contempo da forza stabilizzatrice nei futuri mix energetici, in un contesto di elettrificazione crescente, maggiore penetrazione delle rinnovabili e aumento delle incertezze, come eventi climatici estremi e innovazioni tecnologiche”.
“In un contesto globale che rimane ancora instabile, il gas naturale resta cruciale nel garantire accessibilità, continuità e resilienza al sistema energetico. Crediamo sia essenziale continuare a investire nelle infrastrutture del gas, per rafforzare la sicurezza energetica e raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione a lungo termine. Lo sviluppo del biometano e delle tecnologie di cattura e stoccaggio di carbonio può contribuire al conseguimento di questi obiettivi, sfruttando gli asset esistenti e contribuendo a mitigare la volatilità del mercato, nell’interesse di imprese e famiglie” ha commentato il Ceo di Snam Agostino Scornajenchi.