“Non sono tra quelli che dicono di abituarci a pagare di più, è vero che c’è stata una turbolenza straordinaria e che purtroppo finché la guerra impazza e non abbiamo stabilizzato il fronte del gas, ci sarà ancora un po’ di volatilità” anche se “certamente minore di quella che si è vista l’anno scorso, grazie al fatto che c’è un tetto e ci sono delle contromisure abbastanza robuste”. Lo dice l’amministratore delegato e direttore generale di Enel, Francesco Starace, ai microfoni di ‘Sky Tg 24′, rispondendo a una domanda sulle opere che l’azienda dovrà portare a termine nell’ambito del Pnrr, dal quale arriveranno fondi per 3,5 miliardi. Alla domanda se il calo dei prezzi sia dovuto al tetto europeo varato recentemente, il manager risponde: “Non il numero del price cap, perché è a 180 euro/MWh che per il gas è molto alto, ma il fatto che esista un meccanismo, che possa essere utilizzato e questo numero di riferimento possa essere magari abbassato, secondo me ha avuto un effetto. Poi – continua -, credo che in parte è dovuto al fatto che in questo momento non c’è urgenza di consumo di gas eccessivo, quindi c’è un po’ di tranquillità, ma temo che in primavera questo possa cambiare. Avere comunque un meccanismo è assolutamente fondamentale.