Il 97% dei contratti stipulati dalle aziende dell’Ue con la Russia per le forniture di gas “prevede esplicitamente il pagamento in euro o in dollari”. È quanto spiegano fonti Ue, secondo cui le “aziende con tali contratti non dovrebbero aderire alle richieste russe” di pagare le forniture di gas in rubli, la valuta locale, come richiesto dal presidente russo Vladimir Putin alla fine della scorsa settimana. L’Unione Europea risponderà in maniera compatta “all’ultimo tentativo della Russia di aggirare le nostre sanzioni, con i nostri partner del G7 abbiamo espresso chiaramente la nostra posizione: i contratti concordati devono essere rispettati”. Alla fine della scorsa settimana Bruxelles ha riunito il gruppo di coordinamento sul gas per analizzare il decreto varato dal presidente russo e “siamo in contatto con le aziende energetiche dell’UE che sarebbero interessate, oltre agli Stati membri”.