Giappone, inflazione rallenta leggermente ma alimenta timori di una stretta

Secondo i dati governativi pubblicati oggi, l’inflazione in Giappone ha registrato un leggero rallentamento a luglio, attestandosi al 3,1% (esclusi i prodotti freschi), ma rimane ben al di sopra dell’obiettivo fissato dalla Banca del Giappone, che dovrebbe procedere a un nuovo aumento dei tassi quest’anno.



Gli economisti intervistati dall’agenzia Bloomberg prevedevano un calo più forte dell’inflazione al 3%, dopo il 3,3% di giugno. Escludendo anche l’energia, i prezzi al consumo sono aumentati del 3,4% a luglio, come a giugno.



Il persistente aumento dei prezzi al consumo è ancora alimentato dal costo del riso, che è aumentato del 90,7% lo scorso mese, in leggero calo dopo l’impennata del 100,2% di giugno.

Questo aumento, senza precedenti da almeno mezzo secolo, continua nonostante lo sblocco da parte delle autorità di parte delle riserve strategiche di riso del Paese.

È dovuta in particolare a un raccolto 2023 penalizzato da un caldo record, mentre la domanda di riso è stata gonfiata nel 2024 dagli acquisti dettati dal panico a seguito di un avviso delle autorità su un possibile “mega-terremoto”, dall’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari importati e dallo stoccaggio a fini speculativi.





(Segue)

(AFP)