Petteri Taalas, accademico finlandese esperto di Polo Nord che dal 2016 è Segretario generale della organizzazione metereologica mondiale (Wmo), l’agenzia delle Nazioni unite che coordina gli studi sull’atmosfera, è preoccupato per il nostro futuro. “Dovranno essere intraprese azioni ragguardevoli già durante il decennio in corso, se vogliamo mantenere il riscaldamento entro gli 1,5 gradi a fine secolo”, ha detto a Repubblica in concomitanza con la Giornata Mondiale della Terra. Petteri Taalas aggiunche che “registriamo una diminuzione delle precipitazioni. E calcoliamo che questa tendenza di estati più calde e più secche sia destinata a continuare. D’altra parte il Mediterraneo è una delle aree più a rischio per i cambiamenti climatici, con un livello di allarme che è secondo solo a quello dell’Artico”.