“Il Governo è perfettamente riuscito nel suo intento: far parlare dell’ennesimo argomento che nulla cambierà per i cittadini, così da coprire la manovra economica più inutile e vuota della storia della Repubblica. Oggi, dopo una settimana di inutile dibattito sulla cedolare secca, assistiamo all’altrettanto inutile dibattito sul ‘tagliettino’ Irpef, che per alcuni significherà — al massimo — un caffè in più in busta paga. Il tutto in un Paese dove il carrello della spesa corre in maniera inarrestabile e dove per una qualsiasi visita sanitaria servono liste d’attesa infinite o l’esborso di denaro per rivolgersi al privato. Quelli sui beni alimentari e sulla sanità sono, di fatto, due mega-patrimoniali mascherate, di cui nessuno parla. Ed è incredibile.
Nel frattempo, chi dovrebbe produrre ricchezza reale nel Paese — gli imprenditori — è alle prese con l’ennesima follia del Governo: l’uscita di scena anticipata della fallimentare “Transizione 5.0”, che ha tagliato le gambe alle aziende che avevano prenotato i crediti d’imposta. Siamo arrivati al punto che il ministro Urso, negli incontri con le sigle datoriali, assicura che per ogni investimento il Governo s’impegnerà a “trovare le risorse”: un taglietto di qua e uno di là, tanto per sbarcare il lunario. Tre anni di calo della produzione industriale, un Paese fermo sullo zero virgola, che non cresce, in cui la natalità è crollata, con una pressione fiscale record al 42,8%, un debito pubblico in aumento, il record di povertà assoluta tra i minorenni — e che si appresta a investire decine di miliardi in armi. E noi di cosa parliamo? In alcuni dibattiti televisivi siamo arrivati perfino a discutere filosoficamente su cosa sia un ‘ricco’, oppure cosa debba essere considerato o meno un “patrimonio”, o a commentare (ancora!) il Superbonus. Siamo dei marziani”. Lo scrive sui social il capogruppo M5S al Senato Stefano Patuanelli.