“Nessuno a Bruxelles ha fatto una minima analisi di costi e benefici per capire se i forti investimenti in decarbonizzazione sarebbero stati economicamente sostenibili per le aziende siderurgiche a ciclo integrale”. Lo dice Antonio Gozzi, presidente di Federacciai e di Duferco, intervistato da Repubblica, che spiega: “per riconvertire 20 milioni di tonnellate, sulle 90 prodotte in Europa, servono 20 miliardi di investimenti. Chi li finanzia? È un paradosso che l’Europa, nata dalla CECA, comunità del carbone e dell’acciaio, non abbia fatto niente per salvare le sue produzioni siderurgiche a ciclo integrato. Ma allargando lo sguardo problemi simili ce l’hanno anche altri settori energivori, come la carta, la ceramica, il cemento, il vetro. Credo sia necessaria una profonda riflessione”. Per Gozzi “come sistema delle imprese europee dobbiamo pretendere una analisi della futura politica industriale. L’Europa rischia la deindustrializzazione con ripercussioni pesanti su occupazione e Pil”.