Sulla decisione di Polonia, Ungheria e Slovacchia di imporre unilateralmente le restrizioni all’export agroalimentare dall’Ucraina “l’Italia contribuirà a mediare queste posizioni perché è un elemento di unità dell’Europa riuscire a evitare da una parte disinteresse ai danni che può subire il singolo Stato e, dall’altra, dei potenziali egoismi nazionali che possono emergere”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un punto stampa a Bruxelles a margine del Consiglio Agricoltura e Pesca, rispondendo a una domanda sulla decisione dei tre Paesi del blocco di non revocare le restrizioni, scadute venerdì in tutto il resto del blocco. “Come Unione europea, dobbiamo tener conto di due importanti questioni: la difesa dell’Ucraina dall’invasione russa ma anche i danni che un processo di liberalizzazione del mercato in alcune aree può portare in alcuni settori. C’è una dialettica aperta che non riguarda solo l’agricoltura”, ha ricordato. Il ministro ha voluto sottolineare però il ruolo che alcune “nazioni”, in particolare la Polonia, hanno avuto per aiutare l’Ucraina, anche più di altre. Varsavia “ha aiutato i profughi per prima, è stato un esempio di solidarietà”, ha ricordato ancora, concludendo però che ciò “non toglie che le scelte dell’Europa debbano essere tese soprattutto a restare uniti ed è necessario che ci sia un’azione di solidarietà e solidità mostrata nei fatti”.