“Siamo consapevoli e volenterosi di migliorare la qualità del nostro pianeta e la qualità della vita nel nostro pianeta. E le aziende del territorio sono protagoniste: hanno raggiunto gli obiettivi prima del 2030”. Lo dice Marco Gay, neo presidente dell’Unione Industriali di Torino. “Affiancato a questo, però, non bisogna scadere nell’ideologia: l’Europa deve superare le ideologie e deve guardare allo sviluppo economico e sociale con rispetto per il pianeta. E noi dobbiamo far sì che la competenza e l’indotto e la capacità trasformativa del nostro territorio possano essere protagonisti e non vittime dell’ideologia, ma dove la parola chiave deve essere neutralità tecnologica”, spiega in una intervista a La Stampa.