Il report ‘Delivering the Eu Green deal. Progress towards target’ (2025) determina ciò che è stato fatto in quasi 5 anni – da dicembre 2019 a luglio 2024 – verso 154 obiettivi del patto per la sostenibilità, estratti da 44 documenti chiave e relativi a sette ambiti (neutralità climatica, economia circolare, zero inquinamento, energia, agricoltura, mobilità). Una percentuale esigua di target a portata di mano (il 21%, pari a 31 su 154), una quota nutrita che necessita di una spinta (41%) e un 15% di obiettivi verso i quali non si stanno facendo progressi o, peggio, si sta perdendo terreno. I dati dimostrano che in oltre sei casi su dieci un avanzamento c’è stato. Lo riporta il Sole 24 Ore, tutto questo è emerso a pochi giorni dal debutto del Clean Industrial deal, il patto che Ursula von der Leyen presenterà ad Anversa il prossimo 26 febbraio. Lo stesso giorno verrà presentato il primo di tre Simplification Omnibus Packages che, puntando a ridurre il carico amministrativo per le imprese, agirà anche su alcune norme del patto varato nel 2019. “La direzione ormai è segnata – sostiene Matteo Capellini, partner Sustainability and Carbon Transition di Bain&Co al quotidiano della Confindustria – e pensiamo che il Clean Industrial deal sarà uno strumento di supporto per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, rivisitandoli in chiave pragmatica. Le aziende più grandi, le prime a dover rispettare gli obblighi europei e quindi ad aver fatto investimenti, hanno anche chiesto di non creare incertezza ma di fare chiarezza sulle modalità di applicazione delle norme”.