“Sono innanzitutto meravigliato e molto sorpreso dal Nobel, perché non mi aspettavo un premio del genere, e non lo dico da falso modesto. Allo stesso tempo, sì, sono preoccupato che tutta questa roba un giorno sfugga al nostro controllo. Il problema è semplice: l’IA sarà molto positiva per la medicina, l’ambiente, i nanomateriali… Ma non c’è modo di fermarne lo sviluppo. E un giorno diventerà più intelligente di noi. A quel punto, piomberemo in uno scenario assolutamente inedito e non so come gli umani potranno rimanere al potere. Per questo bisogna agire il prima possibile”. Così Geoffrey Hinton Nobel per la Fisica. In una intervista a La Repubblica spiega: “Penso che il nostro futuro sia estremamente incerto. Non abbiamo idea di cosa succederà, nemmeno noi scienziati. Nella storia umana, non abbiamo mai avuto a che fare con entità più intelligenti di noi. Al momento, nessuno sa come queste potranno essere controllate. La ricerca scientifica dovrà capire in maniera urgente come noi umani possiamo restare al timone delle nostre esistenze”. Di fronte alla domanda se noi possiamo davvero controllare l’IA, la riposta è questa: “Sarò franco: non lo so”. L’unico modo “è incoraggiare i migliori scienziati al mondo a dedicarsi alla sicurezza dell’IA e spingere i governi ad assistere le grandi aziende tecnologiche affinché immettano sempre più risorse in questo obiettivo. Purtroppo, non è quello che sta accadendo”.