Russell Wald, vicedirettore dell’Institute for Human-centered Artificial Intelligence dell’Università di Stanford (Hai), sostiene che l’intelligenza artificiale abbia indubbi vantaggi per l’azione dei governi e delle amministrazioni: “Penso alla possibilità capacità di rendere i servizi pubblici più disponibili per i cittadini, per esempio vagliando più rapidamente le domande di sussidi pubblici, come accaduto in California durante la pandemia del Covid”, dice in una intervista a Il Sole 24 Ore. “L’Ia è potenzialmente anche una minaccia per la democrazia. E non solo per le elezioni. Il pericolo viene dall’intelligenza generativa, che permette di far apparire reali cose che non sono mai esistite, con una lenta erosione della verità. Alcuni politici sotto accusa possono trarre vantaggio da una situazione di ambiguità. È il cosiddetto ‘dividendo del bugiardo’ (Chesney e Citron 2018). Basti pensare alla diffusione di un video vero e compromettente. Per schivare responsabilità il politico può sempre dire che si tratta di un deep fake, un video falsificato con l’intelligenza artificiale. E in un contesto in cui non è facile dire che cosa è vero e che cosa è falso, ognuno crederà a quello che vuole. Questa è una minaccia per l’intero sistema sociale: dobbiamo ripensare l’autenticità, non avere un approccio reattivo. Ma anche prevedere sanzioni severe e rapide”, aggiunge Wald.