“Per il Piemonte essere una delle regioni dell’Hydrogen Valley italiana è una opportunità concreta e strategica. Come avvenuto per le sfide che abbiamo vinto in passato, dobbiamo però sviluppare e costruire delle infrastrutture e una rete di imprese che sappiano valorizzare l’intero potenziale di questa opportunità, partendo dalle competenze e dalle aziende già presenti”. Lo scrive in un intervento su La Stampa il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay. Che aggiunge: “Il mondo intero sta lavorando attorno allo sviluppo di tecnologie e processi industriali legati all’idrogeno. Va detto quindi chiaramente, che a livello globale i 70 milioni garantiti dal Governo, seppur importanti, sono solo un primo passo. Queste risorse devono infatti trasformarsi nella leva per programmare il futuro energetico delle nostre imprese, riducendo drasticamente le emissioni della nostra industria «pesante» e creando nuove opportunità. A quel punto il Piemonte potrà crescere nel suo ruolo di regione manifatturiera nella seconda manifattura d’Europa”. Scrive ancora Gay: ” Devono però crescere le varie filiere industriali. Innanzitutto, servono molti impianti per la produzione di energia eolica e fotovoltaica, così da rendere a impatto zero l’elettrolisi necessaria alla produzione di idrogeno”.