Idrogeno, Pichetto: Approccio Ue sia graduale e flessibile

L’Italia “condivide e apprezza” l’impostazione del lavoro sul pacchetto per decarbonizzare il mercato del gas e dell’idrogeno ma ritiene “critico per l’Italia” il regime di blending (ovvero l’aggiunta di idrogeno nella rete del gas) per i futuri gestori della rete di idrogeno. E’ quanto ha detto il ministro per l’ambiente e la sicurezza, Gilberto Pichetto Fratin, nel corso della sessione pubblica al Consiglio Energia dedicata al pacchetto per decarbonizzare il mercato del gas e dell’idrogeno, con cui la Commissione Ue a dicembre 2021 ha proposto una revisione della attuale legislazione sul mercato interno del gas che risale al 2009 (direttiva 2009/73 / CE e regolamento sull’accesso alle reti di trasporto).



La Commissione ha proposto un limite massimo del 5% per l’aggiunta di idrogeno nella rete del gas nei punti di interconnessione tra gli Stati membri per evitare restrizioni di flusso transfrontaliere o segmentazioni del mercato dovute al fatto che ci sono differenze di miscelazione. Ma proprio la questione ‘blending’ è la più divisiva tra i governi. Il ministro Pichetto ha sottolineato che “nella fase di avvio del mercato dell’idrogeno proponiamo un approccio graduale e flessibile, garantendo condizioni di parità agli operatori”. In secondo luogo – ha poi aggiunto – l’Italia ritiene “che l’applicazione del modello di separazione societaria sin da subito possa ostacolare lo sviluppo dell’idrogeno, impedendo ai gestori di investire nella produzione, mentre devono svilupparsi le reti di trasporto dell’idrogeno”. Per questo, anche qui l’Italia sostiene un “approccio graduale soggetto alla verifica dell’autorità di regolazione delle condizioni di mercato per non pregiudicare l’accesso non discriminatorio alle reti di gas e dell’idrogeno”.