A febbraio, il settore manifatturiero italiano ha continuato a contrarsi. La persistente debolezza della domanda è stata fondamentale per la decisione delle imprese di ridurre ulteriormente l’attività di acquisto e i livelli occupazionali. Nonostante questi tentativi di proteggere i margini di profitto, le pressioni sui costi sono aumentate, mentre le aziende manifatturiere hanno ridotto i loro i prezzi di vendita per cercare di stimolare la domanda. Ciò detto, ci sono stati segnali di indebolimento del calo e le aspettative per l’anno a venire sono risultate più positive.
Nel dettaglio l’Indice Hcob Pmi (Purchasing Managers’ Index) sul settore manifatturiero italiano, un valore composito a una cifra della performance manifatturiera derivato dagli indicatori relativi ai nuovi ordini, alla produzione, all’occupazione, ai tempi di consegna dei fornitori e alle scorte di acquisti, è aumentato da 46.3 di gennaio e ha raggiunto a febbraio 47.4. A febbraio, la tendenza al deterioramento dello stato di salute del settore si è estesa a quasi un anno, anche se il tasso di declino è stato il più debole degli ultimi cinque mesi. Quattro dei cinque componenti principali del PMI hanno fornito influenze direzionali positive. Andando contro tendenza i livelli di occupazione si sono contratti a un ritmo più elevato.
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