L’Indice PMI sulla produzione composita in Italia di marzo è rimasto in zona espansione segnando 53.5 e salendo da 51.1 di febbraio. L’aumento dell’attività è il risultato dell’attuale vigore del settore terziario così come della nuova spinta di crescita del manifatturiero. Sul fronte della domanda ci sono buone notizie, con i dati compositi che a marzo hanno segnalato il flusso più elevato di nuovi ordini in quasi due anni. Questo è il risultato dato dal rapido rialzo delle nuove commesse del terziario e da un rialzo marginale dei nuovi ordini manifatturieri.
A marzo, la crescita occupazionale è stata di nuovo generale, con entrambi i settori che hanno registrato moderate espansioni delle forze lavoro. Questo ha facilitato l’ulteriore evasione di ordini ancora in giacenza, che continuano a ridursi mensilmente da ormai quasi due anni. Con il forte tasso di inflazione dei costi sostenuti dai servizi, in generale, la pressione dei costi di marzo del settore privato italiano è rimasta elevata. Il settore manifatturiero continua però a riportare un calo dei prezzi di acquisto, anche se il più debole in più di un anno. Viste le condizioni piuttosto fiacche della domanda, il settore manifatturiero continua a ridurre i prezzi di vendita, mentre il terziario li aumenta.