L’Indice Pmi sulla Produzione Composita in Italia di marzo si è posizionato su 50.5, segnando una diminuzione rispetto a 51.9 di febbraio. E’ l’espansione del terziario che continua a sostenere l’economia del settore privato italiano, poiché la produzione manifatturiera ha registrato di nuovo un calo.
Il flusso dei nuovi ordini di marzo si è stabilizzato: la crescita del terziario ha infatti compensato il minore volume di ordini ricevuto dal manifatturiero. Allo stesso tempo, alla fine del primo trimestre del 2025, l’occupazione del settore privato è aumentata solo lievemente. Come avvenuto a febbraio, l’industria manifatturiera ha continuato a tagliare posti di lavoro, mentre il terziario ha assunto nuovo personale. Entrambi i settori hanno tuttavia segnalato una capacità operativa tale da poter ridurre l’accumulo di ordini inevasi.
Le spese operative di marzo affrontate dal settore privato italiano sono aumentate, registrando il più elevato tasso di inflazione generale in più di due anni. La pressione dei costi delle aziende terziarie è stata notevolmente più intensa rispetto alla controparte manifatturiera. A livello composito, l’inflazione dei prezzi di vendita ha toccato i valori più alti in quasi un anno, e questo perché il settore manifatturiero ha seguito la tendenza al rialzo delle tariffe finora avutasi nel terziario.