“Dobbiamo trasformare questa attuale debolezza produttiva europea in un punto di forza. Oggi diventa più rischioso delocalizzare in Cina. Diventa più rischioso, impossibile, delocalizzare in paesi come la Russia. Difficile delocalizzare nell’est europeo. Complicato farlo nel Sud America. Cosa fai? Si torna all’autarchia produttiva? No, dobbiamo continuare a sfruttare le segnazioni produttive. Abbiamo da qualche parte un mercato che potrebbe avere il costo del lavoro più basso con una domanda non soddisfatta e magari l’accesso alle energie rinnovabili a buon mercato. Noi abbiamo un terzo del paese che sta qui. Ma ci sono anche aree in ritardo di sviluppo all’area europea. Io credo che questa sia una scommessa che dobbiamo fare. E trasformare questo vincolo che ci viene dal cambiamento delle condizioni produttive a livello mondiale in un punto di forza. Io credo che si debba, ma in parte è vero che sta già succedendo nell’industria europea… Fanshoring, Reshoring. C’è questa tendenza ad allocare la produzione in aree che hanno dei vantaggi, dell’essenza produttiva, ma che mitigano, che attenuano quei rischi che sono emersi altrove. E io credo che questo possa essere un canale che possa offrire delle opportunità all’economia europea e credo anche e soprattutto all’economia italiana”. Così Fabio Panetta, governatore della Banca d’Italia, è intervenuto oggi a Milano al Comitato Esecutivo dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi).