“D’altra parte, queste risorse siamo riusciti a conseguirle – e pochi ci speravano – nella contrattazione con la Commissione europea sulla riprogrammazione dei fondi del Pnrr, che si è conclusa soltanto nel dicembre dello scorso anno e per questo – continua Urso – il piano andava definito in questi mesi e in piena corrispondenza con le indicazioni che la Commissione ci ha dato per l’utilizzo di queste risorse”. Il ministro ribadisce: “Abbiamo impiegato qualche settimana in più del previsto proprio per far rientrare tutti i settori delle imprese italiane tipiche del made in Italy, affinché anch’esse potessero utilizzare questi strumenti e queste risorse così importanti. Il provvedimento andrà già questa settimana alla concertazione con gli altri ministeri, il Mef e il Mase – dice ancora Urso -, e poi potrà andare alla registrazione alla Corte dei conti”.