Nel suo discorso sulle relazioni Ue-Cina al Mercator Institute for China Studies e all’European Policy Centre, la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha lanciato l’avvertimento sul fatto che “possiamo aspettarci di vedere una chiara spinta a rendere la Cina meno dipendente dal mondo e il mondo più dipendente dalla Cina”. Le preoccupazioni riguardano “materie prime critiche come il litio o il cobalto”, ma anche “settori come l’alta velocità ferroviaria e le tecnologie per le energie rinnovabili”, o ancora “tecnologie emergenti che sono fondamentali per la futura sicurezza economica e nazionale, come l’informatica quantistica, la robotica o l’intelligenza artificiale”. Il rischio per l’Unione europea e i partner internazionali di Bruxelles derivano dalle parole del presidente cinese, Xi Jinping, riportate da von der Leyen: “La Cina deve rafforzare la dipendenza delle catene di produzione internazionali” da Pechino “per formare una potente capacità di contromisura e deterrenza”.