“Si valuta che l’inflazione rimanga contenuta, collocandosi all’1,1 per cento nella media dell’anno in corso, all’1,5 nel successivo biennio e al 2,0 per cento nel 2027. Al rialzo dell’inflazione contribuirebbero principalmente il venire meno del forte contributo negativo della componente energetica e, nel 2027, gli effetti temporanei dell’entrata in vigore della normativa ETS2”. E’ quanto si legge nelle proiezioni macroeconomiche per l’Italia nel quadriennio 2024-27 elaborate dagli esperti della Banca d’Italia
Infatti “nel 2027 l’estensione del campo di applicazione del sistema per lo scambio di quote di emissione nell’Unione europea alla vendita di carburanti e di combustibili per il riscaldamento degli edifici (EU Emission Trading System 2, ETS2) determinerebbe un rialzo dei prezzi dei beni energetici che spingerebbe temporaneamente l’inflazione al consumo al 2 per cento in media d’anno”, sottolinea Banca d’Italia.
“L’inflazione di fondo sarebbe poco superiore al 2 per cento nella media di quest’anno e scenderebbe a poco più dell’1,5 per cento nel prossimo triennio, in cui le pressioni derivanti dall’aumento del costo del lavoro sarebbero in larga misura assorbite dai margini di profitto”, si legge ancora nelle proiezioni.