“L’enorme spesa fiscale e i miliardi di dollari necessari ogni anno per l’economia verde, la militarizzazione del mondo e la ristrutturazione del commercio globale sono tutti fattori inflazionistici”. Così Jamie Dimon, numero uno di Jp Morgan. Come riporta Il Giornale, c’è preoccupazione da parte del banchiere Usa: “Se i tassi a lungo termine salissero oltre il 6% e questo aumento fosse accompagnato da una recessione, ci sarebbe molto stress non solo nel sistema bancario. Siamo preparati per una forchetta molto ampia sui tassi di interesse – spiega agli azionisti – dal 2 all’8%, o persino di più, con una forchetta altrettanto ampia sull’economia, da una forte crescita con un’inflazione moderata a una recessione con l’inflazione o una stagflazione”.