“Indicatori recenti indicano una crescita modesta della spesa e della produzione. Gli aumenti di posti di lavoro sono stati robusti negli ultimi mesi e il tasso di disoccupazione è rimasto basso. L’inflazione rimane elevata, riflettendo gli squilibri dell’offerta e della domanda legati alla pandemia, l’aumento dei prezzi dei prodotti alimentari e dell’energia e le più ampie pressioni sui prezzi”, si legge nel comunicato della Federal Reserve a commento dell’aumento dei tassi dello 0,75%.
“La guerra della Russia contro l’Ucraina sta causando enormi difficoltà umane ed economiche. La guerra e gli eventi correlati – continua la Fed – stanno creando un’ulteriore pressione al rialzo sull’inflazione e stanno pesando sull’attività economica globale. Il Comitato è molto attento ai rischi di inflazione”.