“Nel lungo periodo, se le nostre economie si affidano maggiormente alle energie rinnovabili, l’impatto sarà disinflazionistico. Ma a breve termine, sappiamo che saranno necessari investimenti in quantità significative, sia per investire in questi impianti di produzione di energia rinnovabile sia per investire in energia fossile – come i terminali di gas naturale liquefatto – per passare senza problemi all’energia verde che tutti chiedono. Quindi, in primo luogo, è probabile che ci sia un elemento di aumento dei prezzi come risultato di questo massiccio flusso di investimenti”. Così Christine Lagarde, presidente della Bce, in un’intervista al quotidiano giapponese Nikkei. “Nel brevissimo termine, ciò che ha fatto salire i prezzi dell’energia non sono state tanto le politiche verdi quanto l’aumento dei prezzi dell’elettricità causato dall’improvvisa interruzione del gas russo. Quindi, il contributo all’aumento dei prezzi va ricercato nell’industria dei combustibili fossili, non nella ‘greenflation’ “, ha concluso la presidente della Bce.