“Le pressioni sui salari si sono rafforzate sulla scia di mercati del lavoro robusti e dipendenti che mirano a recuperare parte del potere d’acquisto che hanno perso a causa dell’elevata inflazione. Inoltre, molte aziende sono state in grado di aumentare i propri margini di profitto in settori caratterizzati da un’offerta limitata e da una domanda in ripresa. Lo shock dei prezzi dell’energia implica un duro colpo per l’economia interna, che dovrebbe essere assorbito sia dalle imprese che dai lavoratori per evitare che si trasformi in una spirale di aggiustamenti al rialzo dei prezzi e dei salari”. Così Christine Lagarde, presidente della BCE, in audizione alla Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo.